Google Traduttore: 4 modi per sfruttarlo al meglio

Ognuno di noi ha uno (o più) smartphone con cui interagisce quotidianamente e una delle applicazioni che forse tutti hanno usato almeno una volta è Google Traduttore (Google Translate), la più famosa App per effettuare traduzioni. Il funzionamento di base è molto semplice: si immette in una casella il testo da tradurre, si sceglie la lingua di destinazione e in un altro riquadro appare il testo tradotto.

In questa guida non indicherò quindi come svolgere le operazioni basilari che ho appena sintetizzato ma trovo utile approfondire invece quattro strumenti Google Traduttore fornisce e che forse molti utilizzatori non sfruttano appieno.

Google Traduttore, sui pc, è accessibile semplicemente visitando il sito translate.google.it (non è necessario registrarsi o accedere con un account). Per avere maggiori funzioni si può invece installare l’omonima App per smartphone/tablet presente nel PlayStore di Google. All’apertura del programma si presentano quattro pulsanti, posti appena sotto il riquadro dove inserire il testo da tradurre. Ecco le loro funzioni:

TRADUTTORE con FOTOCAMERA

La prima funzione che andremo ad analizzare è la traduzione mediante il riconoscimento delle immagini: selezionando questo primo pulsante si apre la fotocamera del telefono con la quale è possibile inquadrare e scattare una foto (ad esempio un cartello, la scritte su un libro o su una targa) che il programma analizzerà rapidamente alla ricerca del testo contenuto nell’immagine. Il testo verrà quindi tradotto nella lingua impostata. In alternativa, premendo il pulsante in basso a sinistra (accanto a quello di scatto) è possibile selezionare dalla galleria del telefono una foto precedentemente scattata o scaricata nel dispositivo.

L’uso della fotocamera diventa ancora più utile con l’aggiunta della funzione “Traduzione istantanea”: premendo il tasto con il simbolo di un occhio nella parte bassa dello schermo, tutto il testo che è inquadrato viene visualizzato sullo schermo di anteprima già tradotto, sostituendo, grazie ad una sorta di “realtà aumentata”, le scritte originali con quelle nella lingua di destinazione.

SCRITTURA A MANO LIBERA

Selezionando il pulsane “A mano libera” è possibile scrivere, passando il dito sullo schermo dello smartphone/tablet, le parole che vogliamo tradurre. Terminata una parola questa viene tradotta lasciando lo spazio per tracciare quella successiva.

Questa funzione risulta molto utile per velocizzare la digitazione rispetto all’uso della classica tastiera su schermo o per far scrivere simboli o ideogrammi da una persona che usa un alfabeto diverso dal nostro.

TRADUZIONE VOCALE

Selezionando il quarto pulsante “Voce” è possibile sfruttare il potente sistema di riconoscimento vocale di Google (di cui ho già parlato nell’articolo dedicato alla digitazione vocale) per dettare il testo che verrà tradotto dal programma.

Lo scenario tipico in cui questa funzione risulta più utile è quello di dover comprendere le parole pronunciate da una persona di lingua straniera. Questo perché noi forse non sapremmo nemmeno trascriverle, mentre facendo parlare il nostro interlocutore al microfono del dispositivo il programma penserà a fornirci un testo tradotto nella nostra lingua. Proprio in queste situazioni può tornare ancora più utile il quarto strumento di Google traduttore.

MODALITà CONVERSAZIONE

Selezionando il pulsante “Conversazione” si accede ad una versione avanzata della traduzione vocale vista al punto precedente: questa modalità consente a due persone di lingue diverse di parlare a turno mentre il programma, tramite il riconoscimento vocale, trascrive e traduce le nostre parole e quelle dell’altro interlocutore.

Premendo i tasti corrispondenti alle due persone che stanno conversando il programma alterna l’ascolto e la traduzione del parlato. È infine possibile automatizzare ancora di più il processo: premendo il tasto centrale “Automatico” il programma cerca di rilevare le diverse voci e le diverse lingue presenti nella conversazione, alternando automaticamente le traduzioni che appaiono sullo schermo, un aiuto davvero notevole!

 

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Come catturare lo schermo (Screenshot) su PC, Mac, Smartphone

Spesso ci capita di dover catturare e salvare come immagine ciò che vediamo sullo schermo: finestre e programmi aperti, una sezione di un sito web, un messaggio di avviso o errore che vogliamo annotarci o inviare a qualcuno..
In questo articolo vedremo raccolti tutti i principali metodi per catturare lo schermo su tutti i tipi di dispositivi usati comunemente (PC, smartphone, tablet).
Non vi resta che leggere la sezione corrispondente al vostro sistema e.. buona cattura!

PC con Windows

Sui computer con sistema operativo Windows ci sono molteplici sistemi per catturare un’istantanea dello schermo. Vedremo i due maggiormente usati e più semplici da mettere in pratica:

  1. CON IL TASTO “STAMP / PRINT SCREEN” – DA WINDOWS XP FINO A WINDOWS 10

    Benché non sia presente su tutte le tastiere, se avete una tastiera “full-size” ovvero quelle con il tastierino numerico, probabilmente avrete anche il tasto “Stamp” (o “Print Screen” su alcuni modelli).
    Premendo questo tasto potete catturare ciò che vedete sullo schermo in quel momento, dovrete poi aprire un programma di disegno, gestione immagini o anche un programma di videoscrittura e cliccare sul tasto “incolla”. L’immagine verrà inserita nel foglio o documento che avete aperto: due applicazioni comuni con le quali è possibile incollare le immagini catturare con “Stamp” sono Microsoft Word o Paint

  2. TRAMITE IL PROGRAMMA “STRUMENTO DI CATTURA” – DA WINDOWS VISTA FINO A WINDOWS 10

    Nelle utility preinstallate nelle recenti versioni di Windows c’è “Strumento di cattura” che, come dice il nome stesso, serve ad acquisire e salvare un’immagine dello schermo. Rispetto al tasto “Stamp” rappresenta un’evoluzione perché dispone di funzioni più avanzate, permettendo infatti di catturare anche solo una porzione dello schermo, di salvare automaticamente le immagini catturate in vari formati (come ad esempio PNG o JPG) o di disegnare con il mouse “a mano libera” una nota sopra l’immagine catturata.
    Per avviare il programma, cercare nel menu Start di Windows digitando strumento di cattura oppure scorrendo tra la lista programmi, sotto la voce “Accessori”. Una volta avviato, basta cliccare sul bottone “Nuovo” per catturare lo schermo e poi salvarlo cliccando sul bottone a forma di dischetto o da File > salva con nome.

Apple MacOs

Sui computer Apple con sistema operativo MacOS la cattura dello schermo avviene con una semplice combinazione di tasti: basta infatti premere contemporaneamente i tasti MAIUSCOLE + COMANDO + 3. Uno screenshot verrà salvato automaticamente sulla scrivania del proprio computer, in formato PNG.

Per catturare solo un’area definita dello schermo basta variare la combinazione di poco: premendo i tasti MAIUSCOLE + COMANDO + 4 comparirà una croce sullo schermo, trascinando la quale è possibile definire l’area da catturare. Rilasciando il pulsante del mouse la schermata viene catturata e salvata sulla scrivania come immagine. Altre opzioni di cattura più avanzate sono disponibili (specialmente nelle versioni più recenti di MacOS) e sono descritte in dettaglio in una apposita pagina del supporto Apple.

Sistemi operativi Linux

Sui computer con sistema operativo Linux è possibile catturare lo schermo in diversi modi, in alcuni casi analoghi a quelli descritti in precedenza. In dettaglio:

  1. CON IL TASTO “STAMP / PRINT SCREEN”

    Come per Windows, ma in maniera più automatizzata, premendo questo tasto viene catturata e salvata automaticamente una schermata nella cartella “Immagini” del proprio computer. Premendo invece il tasto Maiuscole + Stamp / Print Screen si può scegliere un’area specifica da catturare e salvare.

  2. DA TERMINALE O CON CON L’UTILITY “SCHERMATA”

    Trovandosi su Linux (e in particolare su ambiente GNOME, uno dei più diffusi) è inevitabile non citare la possibilità di catturare una schermata anche con un apposito comando da terminale: basta digitare infatti $ gnome-screenshot per catturare la schermata e scegliere dove salvarla.
    Linux, analogamente ad altri sistemi, ha anche una sua piccola applicazione, inclusa di base in molte sue distribuzioni (come “Ubuntu”, per citare una delle più note) con la quale effettuare la cattura dello schermo: basta andare nel menù Programmi, selezionare “Accessori” e aprire l’applicazione “Schermata” che include maggiori opzioni tra cui la cattura dello schermo dopo un periodo di tempo preimpostato.

Smartphone e Tablet

La cattura dello schermo, originariamente presente sui computer è sbarcata anche sugli smartphone, quasi fin dalle loro prime versioni messe in commercio. A seconda del sistema operativo o dal modello di telefono, la procedura cambia leggermente:

  1. IPHONE CON SISTEMA OPERATIVO IOS

    Sugli iPhone, fino alla versione 8 (quelli dotati del classico tasto Home centrale), basta tenere premuto il tasto superiore (o laterale), premere il tasto Home e poi rilasciare il tasto superiore. Una miniatura dell’immagine salvata appare in basso a sinistra sullo schermo, indicando l’avvenuta cattura.
    Sui nuovi modelli (iPhone X e successivi) è necessario tenere premuto il tasto laterale destro e premere in successione il tasto per aumentare il volume (in alto sul lato sinistro), rilasciare poi entrambi i tasti. Una miniatura dell’immagine salvata appare in basso a sinistra sullo schermo, indicando l’avvenuta cattura.

  2. TELEFONI O TABLET CON SISTEMA ANDROID – VERSIONE 4 O SUCCESSIVA

    Tutti i telefoni e tablet con sistema Android versione 4.0 o successiva (ovvero i dispositivi usciti dopo il 2012) hanno un sistema integrato per catturare lo schermo. A seconda della marca o modello dello smartphone ci possono essere metodi leggermente diversi per fare uno screenshot:

    • Tenere premuto il tasto di accensione del telefono e premere il tasto Home (il tasto centrale del dispositivo, se presente), poi rilasciare i tasti
    • Tenere premuto il tasto di accensione del telefono e premere il tasto per diminuire il volume, poi rilasciare i tasti
    • Tenere premuto il tasto di accensione del telefono e, alla comparsa delle opzioni, scegliere la voce Screenshot
      In tutti e tre i casi, se l’operazione è andata a buon fine apparirà l’icona di un’immagine nella barra delle notifiche del telefono. Lo screenshot sarà ora salvato e visibile all’interno della galleria del telefono.

 

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